Tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio potate i rosai rifiorenti e arbustivi. Ogni due o tre anni potate alla base le rose paesaggistiche moderne (tappezzanti), che hanno meno bisogno di tagli. Conoscere il nome della varietà è indispensabile per operare in maniera corretta, visto che la tecnica di potatura cambia a seconda che si tratti di ibride di Tea, ibride perpetue, Floribunde, lillipuziane, Polyantha, pompon.
Non tagliate troppo corto perché le gemme prossime alla base dei rami sono spesso imperfette: quelle migliori si trovano al centro dello stelo o vicino alle foglie più rigogliose. Solo la potatura dei rosai più giovani sarà corta: accorciateli fino a 3 gemme sane e sviluppate.
Sui rosai sviluppati, lasciate una quantità di steli proporzionale alla dimensione della pianta: in genere da 4 a 8, ma anche molti di più per piante grandi e vigorose.
Rimuovete i vecchi rami indeboliti: scegliete i rami nuovi e vigorosi e quelli che conferiscono alla pianta una forma armoniosa. Lasciate un ramo laterale sugli steli vecchi e accorciate quelli che si sono sviluppati durante l’estate. Diradate gli steli sottili alla sommità.
Dopo la potatura è meglio fare un trattamento anticrittogamico con poltiglia bordolese, lavorare il terreno in superficie e interrare il concime, organico o minerale.